Il rientro a scuola, fissato per il prossimo settembre, si appresta ad essere abbastanza confusionario, almeno per quanto riguarda le regole da rispettare e le misure da adottare per contrastare il Covid-19. Ad oggi, a poco più di un mese dalla riapertura degli istituti scolastici, docenti e dirigenti “brancolano nel buio”, in attesa di disposizioni precise.
Sono molti, infatti, i punti su cui c’è poca chiarezza. Ci si chiede infatti se il personale della scuola e gli alunni dovranno indossare la mascherina in classe e se dovranno esserci particolari regole riguardanti spazi condivisi e impianti di aerazione.
Eppure, si tratta della terza riapertura delle scuole consecutiva in tempo di Covid-19.
Dal Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, al momento, non giungono direttive chiare, nonostante negli anni scorsi i protocolli Covid riguardanti la scuola siano stati diffusi ad inizio agosto. Si pensa che probabilmente arriveranno a ridosso della riapertura, con il rischio di mandare in tilt i vari istituti che dovranno adeguarvisi in fretta.
Eppure, lo scorso 31 marzo, è circolata una bozza di protocollo che è stata contestata dai sindacati in quanto, a loro avviso, lasciava troppo potere decisionale ai dirigenti. Non è stato comunicato ancora se questo documento verrà preso in considerazione o se sarà cestinato.
La scuola tuttavia, il prossimo anno, dovrà fare i conti con questa nuova variante che ha alzato di nuovo il numero dei contagi e delle vittime. Abbiamo messo via le mascherine, ma dobbiamo essere pronti a tirarle fuori di nuovo.
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